Domenica.14.Aprile.2013
CICLOTURISMO:
Il Culatello.



Scorrendo l'albo d'oro delle gite dei fanti sognanti balza all'occhio un lungo titolo
composto da sedici parole brevi: "Un po' al di qua del Po e poi un po' al di là del
Po.".  Si capisce bene che si pedala da una parte del Po, lo si attraversa quindi si
conclude il giro lungo l'altra sponda.  Quando si dice esprimersi a monosillabi!!!.
Erano gli anni  pionieristici  delle nostre  fantasticherie  oniriche sui pedali.  Da
allora  sotto a quel  lungo  ponte di acqua ne è passata  tanta.  Ma anche sopra al
ponte  sono  transitati a bordo dei loro sogni tanti  cicloturisti.  Oggi per rendere
omaggio  al  Culatello  riproponiamo  un percorso che  parte  da Fiorenzuola per
passare prima all'Antica Corte Pallavicina,  vero tempio sacro di questo prodotto
unico,  quindi  Zibello  per una sosta con tanto di  panino  sotto  ai   portici e poi
ripartenza in direzione  Cremona  seguendo una delle classiche vie verdi messe a
punto  negli  anni.  Ispirandoci  al  processo  produttivo  dell'insaccato  abbiamo
capito che per fare  bene le cose serve  senz'altro  una forte  caratterizzazione sul
territorio.  Ma non basta il luogo,  servono  anche tempi ad hoc.  Si parte  quindi
con una lavorazione che può avvenire solo in una determinata e circoscritta zona
ed  esclusivamente  nel periodo  tra ottobre e febbraio  quando la Bassa è avvolta
dalla  nebbia e dal freddo.  Nel  nostro caso però  arriveremo a primavera  per la
degustazione, diversi  mesi dopo che  la  coscia è stata  decotennata,  sgrassata e
disossata.  Ma non solo, è già avvenuta la separazione  dal fiocchetto e rifilatura
a mano per  ottenere  la classica  forma  "a pera".  Mica è finita qua.  Dopo  una
decina  di  giorni  è  stato  salato  e  si  è  proceduto  all'investitura  come per un
cavaliere medievale.  Questa consiste  nell'insaccamento del salume nella vescica
del  suino e la  legatura  con  lo spago  che  dovrà  risultare a maglie  larghe  ed
irregolari.  A questo  punto via alla  stagionatura  in  cantina che accompagna il
Culatello  dalle nebbie  invernali all'afa estiva,  per arrivare  sulle  nostre  tavole
l'inverno   successivo   nel  pieno   delle   sue  più  originali   qualità  di  sapore.

Tutto questo per dire che ogni cosa segue un lungo  processo prima di apparire a
noi  nella  forma  che  percepiamo.  Ogni  passaggio è necessario,  niente  di più
niente   di   meno.   Tutto  è  curato  nei  minimi   particolari,   anche   l'estetica.
Prendiamo per esempio l'uso dello spago. Ci sono molti salumi che hanno ceduto
nel tempo  dall'utilizzo di  questo  cordoncino per passare alle reti elastiche.  Ma
così si interrompono tradizioni  decennali, si conferisce al prodotto un'immagine
più  industriale e soprattutto  gli vengono  trasmessi  odori e sapori  gommosi!!!.
Non si scappa:  il bello porta il bello.  Penso  in  particolare al Fiocchetto e allo
Strolghino  scartati dall'eccellenza del Culatello e riuscire a mantenere posizioni
autorevoli nel panorama della gastronomia  italiana.  Sempre in tema di scarti è
suggestivo  nonche  stimolante  pensare che all'unicità e alla  bontà del Culatello
contribuiscono in modo  determinante  caratteristiche  atmosferiche  considerate
generalmente  negative come l'umidità  persistente che porta la nebbia d'inverno
e l'afa d'estate.  Ma quello del maltempo è un altro  argomento...  Ecco,  come al
solito la descrizione  della  gita ci porta  lontano,  gli  spunti  sono  molteplici e
riuscire  a  condensare  il  tutto  e  metterlo  nero  su  bianco  è  impresa  ardua.
Termino ammettendo che ci tenevo molto ad aggiungere "Il Culatello" tra i titoli
delle gite e mi piace  ricordare che bisognerebbe  sempre  mantenere una buona
consapevolezza  della  sua  storia  quando lo si porta alla bocca  per  mangiarlo.

Ritrovo alle ore 9,05 alla stazione di Milano Rogoredo.
Partenza alle ore 9,33 in treno con arrivo a Fiorenzuola alle ore 10,26.
Rientro alle ore 17,30 in treno da Cremona con arrivo alla stazione
di Milano Rogoredo alle ore 18,25.
Interesse: gastronomico, storico, paesaggistico.
Itinerario: Fiorenzuola, Cortemaggiore, Zibello, Cremona.
Percorso di 65 Km.
Dislivello: 100% pianura..
Fondo: 85% asfalto, 15% sterrato.
Bici: Ibrida, City bike, Corsa, Mountain bike.
Difficoltà: ** Facile.
Pranzo: al sacco, consigliato acquisto di panino al Culatello e Lambrusco.
Costo: 28 Euro, comprende i biglietti del treno con il trasporto della bici.
Termine iscrizione: entro le ore 14 di sabato 13 Aprile.
Note: Assicuratevi di ricevere una risposta quando prenotate.
Non sono ammesse partecipazioni parziali all’iniziativa e variazioni al programma.
Stefano Antonelli cell. 3461214630 Mail: cicloturismo@fantisognanti.it
Web: www.fantisognanti.it