Domenica.20.Gennaio.2013
CICLOTURISMO:
All'Osteria Ardegna.

Geograficamente siamo in mezzo al leggendario triangolo Piacenza-Cremona-Parma simbolo d'eccellenza per la gastronomia italiana. All'interno del perimetro sorgono infatti le case, le cascine e le trattorie testimoni della nascita della migliore tradizione culinaria e di come l'opera, di massaia in massaia, è stata tramandata fino ai giorni nostri. La proposta cicloturistica è un sogno antico. Ce lo eravamo ripromessi all'ultima Porcolonga. Prima o poi avremmo dovuto dedicare una gita per dire grazie a quella bella osteria che prende la nebbia proprio di fronte al vecchio campanile dove sono stati raccolti con cura gli effetti e le curiosità di Giovannino Guareschi. Oggi la chiesa non c'è più. La ex-canonica col tempo invece è diventata l'Osteria Ardegna. All'interno sembra di essere in una casa di campagna. Credenze e cassapanche come una volta. Sui muri sono appesi piatti e pentole di alluminio. Le finestre sono rese candide dalle tende di lino ricamate. Sessanta i posti a sedere. Coperti per lo più da personaggi del posto che prendono parte all'arredamento. Li trovi seduti al tavolo su sedie impagliate. I movimenti sono lenti. I gomiti alti. Il naso è quasi sempre grosso nascosto dietro le chicchere. Non si può che scriverne bene.

L'assortimento sulla tavola merita lettura con sosta adeguata per ogni piatto.

Culatello di Zibello D.o.p, spalla cotta di San Secondo calda, salame,
prosciutto di Parma, coppa, pancetta, tortelli d'erbetta, anolini in brodo,
pisarei e fagioli, gnocchi di castagne, maccheroni al ragù d'anatra,
paglia e fieno alle noci, pappardelle alla cacciagione, cappelletti con i funghi freschi,
bomba di riso ai piccioni, l'anatra arrosto, punta di vitello farcita,
oca con la pasta di salame, culatello stracotto ai funghi, chicche del nonno Verdi,
risotto al radicchio rosso, crespelle al radicchio, flan di polenta e insalata mista,
tortelli di zucca, risotto agli asparagi, panzerotti con ricotta, risotto ai funghi,
pappardelle al ragù di pasta di salame, lasagnette all'emiliana,
gigli alla amarticiana di culatello, cosciotto di maiale alle erbe,
patate al forno e insalata mista, contorno di giardiniera casalinga,
cipolline in agrodolce, scaglie di parmigiano e polenta fritta,
guancialini di maiale in umido, faraona ripiena, galletto con gli asparagi,
bolliti con la salsa e le mostarde, trippa, cacciagione, torte tradizionali,
semifreddo all'amaretto, semifreddo al torroncino, semifreddo al cioccolato,
bavarese, budino al cioccolato, panna cotta ai frutti di bosco, zuppa inglese, tiramisù.

Il vino più tipico della zona è la Fortana del Taro. Indicazione geografica tipica.
Per me mitico. Mosto d'uva parzialmente fermentato frizzante. Leggermente rosato,
fruttato, amabile con basso tenore alcolico. Ottimo per accompagnare i salumi locali.

E' una gita breve molto facile adatta a tutti come spesso mi viene richiesto. Si parte tardi, si arriva presto, si pedala poco in pianura e ci si ferma tanto in osteria.

Ritrovo alle ore 9,05 alla stazione di Milano Rogoredo.
Partenza alle ore 9,33 in treno con arrivo a Fidenza alle ore 10,41.
Rientro alle ore 17,15 in treno da Fidenza con arrivo alla stazione
di Milano Rogoredo alle ore 18,30.
Interesse: gastronomico, naturalistico, storico.
Itinerario: Fidenza, Busseto, Roncole Verdi, Diolo, Fidenza.
Percorso di 45 Km.
Dislivello: 100% pianura.
Fondo: 90% asfalto, 10% sterrato.
Bici: Ibrida, City bike, Mountain bike, Corsa.
Difficoltà: * Molto facile.
Pranzo: in trattoria.
Costo: 30 Euro, comprende i biglietti del treno con il trasporto della bici.
Termine iscrizione: entro le ore 14 di sabato 19 Gennaio.
Note: Assicuratevi di ricevere una risposta quando prenotate.
Non sono ammesse partecipazioni parziali all’iniziativa e variazioni al programma.
Stefano Antonelli cell. 3461214630 Mail: fanti.sognanti@yahoo.it
Web: www.fantisognanti.it