Vi anticipo una parte dell' intervista che troverete sul prossimo numero della rivista
Fanti magazine, dove parlo di questa gita, buona lettura e buon divertimento a tutti.
Fanti magazine:
La tua ultima gita è un lavoro coraggioso che si allontana molto
da quello che è il panorama del cicloturismo attuale, ci vuoi raccontare come è nata?
Stefano Antonelli: Tempo fa girando in bicicletta per la campagna intorno a
Vercelli mi sono ritrovato nel posto dove le cose accadono. E' un luogo magico dove
un attimo prima non c'è nulla e l'attimo dopo qualcosa appare. Vidi un sacco di cose
belle ed affascinanti che col tempo ho capito avere anche delle proprietà terapeutiche
sulla mia anima. Quello che mi colpì di più furono dei carri con personaggi buffi e
grandi mostri in carta pesta che avanzavano piano nelle vie della città portandosi
dietro tanta gente allegra che cantava e ballava. Pensai subito a come rendere tutta
quella bellezza fruibile nelle forme espressive del cicloturismo ed il risultato è questo.
Fanti magazine:
Questo luogo magico dove le cose non ci sono e poi appaiono
ci incuriosisce molto e sicuramente interesserà anche i nostri lettori, ce lo descrivi?
Stefano Antonelli: Devi pensare al momento in cui una cosa si manifesta. Può
essere la punta di un germoglio che sbuca dal terreno, il primo raggio di luce che ti
arriva al mattino quando sorge il sole, il coniglio quando esce dal cilindro del mago,
il biglietto del tram che aumenta da un euro a un euro e mezzo, il riso e il pianto che
appaiono sui volti delle persone, il pallone quando passa la linea di porta per un gol,
quando smetti di pedalare in salita perchè è finita, quando inizia la musica e quando
invece finisce... sono tutti momenti che ci avvicinano all' immenso potere creativo
dell' universo. Quando siamo noi a creare dovremmo essere responsabili ed attenti
nel realizzare il bene della comunità con l' impegno di rendere più bello il mondo.
Fanti magazine:
Affascinante, ma non pensi un po' troppo utopistico?
Stefano Antonelli: In tanti pensano di fare qualcosa per migliorare le cose, ma
il cambiamento prima deve essere realizzato nell' interiorità di ognuno di noi, in
quanto quello che vediamo fuori non è altro che la manifestazione dell' anima delle
persone. Oggi la vera utopia dell' uomo è credere di evolvere senza guardarsi dentro.
Fanti magazine:
Tornando alla gita, dicevamo un lavoro distante dagli schemi
con lunghi tratti di sterrato, una bella fetta di campagna gelata e alcuni passaggi
dentro a paesi fantasma, ci spieghi perchè hai fatto delle scelte così particolari?
Stefano Antonelli: Si, volevo creare un contrasto alla chiassosa baldoria del
carnevale. Il territorio sopra Vercelli si presta molto bene a questo, ci sono dei
paesi che sono cresciuti intorno alle cascine, quando li attraversi la presenza di
vita te la devi andare a cercare nei camini che fumano, nei gatti che attraversano
la strada, il vento che scuote porte e finestre... poi ci sono anche gli spazi aperti di
una campagna vasta e discreta che ci aiuta a famigliarizzare con le presenze di
quel mondo invisibile unica vera fonte di beatitudine per l' essere umano. Oggi
anche la capacità di sognare un modo di vivere migliore viene meno alle persone,
c'è gente che abita fuori Milano, magari nel verde, e sogna di venire a stare a
Piazzale Corvetto con vista sul traffico solo perchè sono "più comodi". Lo vedi
che alla fine anche il sogno può essere concreto? Dipende dove si pone l' attenzione.
Fanti magazine:
Ci parli del Carnevale di Vercelli?
Stefano Antonelli: C' è una maschera della città che mi sta a cuore, ed è il
Bicciolano, un personaggio storico e leggendario che con nobiltà e coraggio si
batte contro i soprusi perpetrati dai governanti ai danni del popolo. Oltre che umile
di quest' uomo si narra che fosse anche spiritoso, intellegente e pungente. Poi
c' è la "Bela Majin", la sposa del Bicciolano, bella, intelligente ed abile ad aprire
la bocca sempre nei momenti opportuni. Il clou della manifestazione sono i Corsi
Mascherati con i grandi carri allegorici colorati, la sfilata delle bande musicali
e dei gruppi carnevaleschi provenienti da diverse località d' Italia. Ci sarebbe
tanto da dire anche sui lanciatori di coriandoli non più giovanissimi che ormai
hanno soppiantato i più poetici soffiatori di stelle filanti, anche se io parteggio
da sempre per questi ultimi. E' anche la celebrazione della tenerezza della gente.
Fanti magazine:
Secondo te perchè uno dovrebbe partecipare a questa gita?
Stefano Antonelli: Oltre a tutto quello che ti ho già detto credimi se ti dico
che ci sarebbe ancora un elenco lunghissimo... fatto di piccole cose... infinito!!!
Fanti magazine:
Allora buone pedalate a tutti.
Stefano Antonelli: Buone pedalate a tutti per un mondo migliore.
Ritrovo alle ore 8,45 alla stazione di Milano Centrale.
Partenza alle ore 9,15 in treno con arrivo a Vercelli alle ore 10,14.
Rientro alle ore 17,46 in treno da Vercelli con arrivo alla stazione
di Milano Centrale alle ore 18,45.
Interesse: storico, paesaggistico.
Itinerario: Vercelli, Albano Vercellese, Villarboit, Casanova Elbo, Caresanablot, Vercelli.
Percorso di 55 Km.
Dislivello: 100% pianura.
Fondo: 65% asfalto, 35% sterrato.
Bici: Ibrida, Mountain bike.
Difficoltà: ** Facile.
Pranzo: al sacco.
Costo: 24 Euro, comprende i biglietti del treno con il trasporto della bici.
Termine iscrizione: entro le ore 14 di sabato 18 Febbraio.
Note: Assicuratevi di ricevere una risposta quando prenotate.
Non sono ammesse partecipazioni parziali all’iniziativa e variazioni al programma.
Stefano Antonelli cell. 3461214630 Mail: fanti.sognanti@yahoo.it
Web: www.fantisognanti.it