Domenica.03.Aprile.2011
CICLOTURISMO:
Il Quarto Stato.

Una proposta cicloturistica in sella alla storia con visite culturali e pranzo sui colli.

Una gita in bici che curiosamente gira intorno ad un quadro di inizio secolo scorso
eletto a simbolo di un' intera epoca storica e di tutte le lotte del movimento operaio.

Ma andiamo con ordine.

La prima apparizione di questa idea nei miei pensieri è avvenuta il 6 Dicembre 2010,
giorno in cui è stato inaugurato il Museo del 900 al Palazzo dell'Arengario di Milano.

Da quella data in piazza Duomo tra le opere metafisiche di Giorgio De Chirico
e i tagli spazialisti sulle tele di Lucio Fontana è possibile fare una sosta di culto
per ammirare il capolavoro "Il Quarto Stato" di Giuseppe Pellizza da Volpedo.

Nel dipinto è raffigurata una moltitudine di lavoratori che provengono dall' oscurità
e vanno avanti sicuri verso la luce capeggiati da due uomini eletti a loro portavoce
insieme ad una donna con un bambino in braccio simbolo di chi pur non andando
a lavorare nei campi è ugualmente presente al fianco di chi si muove per affermare
con orgoglio la propria identità e nel contempo rivendica con forza i propri diritti.

L' incedere naturale e deciso di queste persone verso il padrone
illustra meglio di tante parole vuote che vengono dalla politica
come può essere rivoluzionaria e devastante l' unità del gruppo
che cammina alzando la testa con uno stato d' animo rinnovato:

non con fare spavaldo ma per scrutare oltre l'orizzonte dell' avvenire.

Riferendosi alla sua opera l' autore si espresse così:

«una massa di popolo, simboleggiante tutta la grande famiglia dei figli del lavoro,
i quali intelligenti, forti, uniti, s' avanzano come fiumana travolgente ogni ostacolo
che si frappone»

Purtroppo l'immagine è rimasta tale e non si è concretizzata nella realtà odierna...

Penso a come sarebbero migliorate le condizioni del lavoro
se queste figure ad olio si fossero materializzate al di fuori
dal quadro e avessero continuato la loro marcia incessante
per manifestare le loro opinioni su temi come il precariato,
gli stipendi da mille EURO al mese e l' attuale capitalismo.

Il piccolo paese di Volpedo è un museo all' aria aperta,
i pensieri volano su questi temi mentre si va a passeggio
tra i luoghi cari al pittore individuati dalle riproduzioni
in grande formato di alcune opere disseminate nel borgo
e collocate in posizioni strategiche a diretto confronto
con gli scorci stessi del paesaggio che le hanno ispirate.

Una visita che da sola vale l' uscita.

Per quello che riguarda il cicloturismo più propriamente detto si segnala:

prima di arrivare pedalando al paese del maestro
incrocieremo più volte con traiettorie ortogonali
la campagna distesa sotto le vette dell'appennino,

quindi la facile salita di Monleale segnerà l' inizio
dei colli tortonesi teatro della sosta per un pic-nic
con il panorama che si apre dalla pianura alle alpi,

infine una discesa tutta sterrato molto divertente
ci riporterà in pianura sulle ultime strade verdi
che finiscono alla pinacoteca civica di Tortona.

Ritrovo alle ore 7,45 alla stazione di Milano Rogoredo.
Partenza alle ore 8,03 in treno con arrivo a Voghera alle ore 9,10.
Rientro alle ore 18,36 in treno da Tortona con arrivo alla stazione
di Milano Rogoredo alle ore 19,22.
Interesse: storico, culturale, paesaggistico.
Itinerario: Voghera, Volpedo, Monleale, Tortona.
Percorso di 45 Km.
Dislivello: 70% pianura, 30% collina.
Fondo: 65% asfalto, 35% sterrato.
Bici: Ibrida, Mountain bike.
Difficoltà: *** Media.
Pranzo: al sacco.
Costo: 24 Euro, comprende i biglietti del treno con il trasporto della bici.
Termine iscrizione: entro le ore 14 di sabato 2 Aprile.
Note: Assicuratevi di ricevere una risposta quando prenotate.
Non sono ammesse partecipazioni parziali all’iniziativa e variazioni al programma.
Stefano Antonelli cell. 3461214630 Mail: fanti.sognanti@yahoo.it
Web: www.fantisognanti.it