Domenica.25.Aprile.2010
CICLOTURISMO:
Boschi, lanche e roggie sopra Vigevano.

Un giorno a cavallo tra l'inverno e la primavera impolverato dalla stanchezza buona
e con i dolori dei sobbalzi raccolti nel fondo sconnesso di un bosco vicino a Magenta,
sono sceso velocemente di sella nei pressi di una paratoia avvolta dalla mia curiosità
alla vista delle lente manovre d'amore eseguite a regola d'arte da un camparo mago
che senza mostrare la fatica era intento a regolare il corso d'acqua della sua roggia
per portare alimento alla vita nella campagna circostante.

Al termine del suo lavoro mi ha regalato un grande libro della natura
che io ho aperto senza consultare l'indice alla pagina dedicata alle lanche:

"Meandro di fiume generalmente morto che ha abbandonato il corso principale
dando origine a zone umide con acque stagnanti di notevole interesse
caratterizzate da folta vegetazione, ricche di anfibi, avifauna e pesci
tipiche delle piane alluvionali con poca pendenza e bassa velocità di corrente."

E ciò mi ha insegnato almeno tre cose:

1) che con la bassa pressione è più facile divagare per trovare il proprio corso
    e riuscire a creare ambienti sani con nuove possibilità di vita

2) che in natura nulla muore ma tutta si trasforma

3) che per creare con l'alta pressione è necessario risalire la corrente

Per passare dalla teoria alla pratica
mi sono bastate poche pedalate,
l'ambiente adatto per fare esercizio
e le parole di una ricetta interiore.

Con una manciata di fanti sognanti assortiti si può farcire
una nicchia nascosta nel paesaggio rurale sopra a Vigevano,
frullando poi i pedali piano con continuità si mantiene l'equilibrio
ed è possibile vedere il corteo ciclotrasportato che avanza flessuoso
svariando tra i boschi, le lanche e le roggie di entrambe le sponde.

Di tanto in tanto è utile allungare con l'acqua di uno stagno,
fare la conoscenza dei suoi abitanti quindi lasciare riposare;
quando ci si ferma qualcuno ne approfitta per estrarre dal tascapane
un foglio bianco su cui spalma con creatività le impressioni raccolte:

ogni profumo un fiore,
ogni canto un uccello,
ogni albero un seme,
ogni carezza una guancia.

Tanti uno si completano a coppie,
tanti due si completano nel tutto.

Ritrovo alle ore 8,45 alla stazione di Milano Centrale.
Partenza alle ore 9,15 in treno con arrivo a Magenta alle ore 9,41.
Rientro alle ore 18,53 in treno da Vigevano con arrivo alla stazione
di Milano Porta Genova alle ore 19,31.
Interesse: naturalistico, storico.
Itinerario: Magenta, Vigevano.
Percorso di 55 Km.
Dislivello: 100% pianura.
Fondo: 50% asfalto, 50% sterrato.
Bici: Mountain bike, Ibrida.
Difficoltà: ** Facile.
Pranzo: al sacco, picnic in compagnia.
Costo: 18 Euro, comprende biglietto del treno con il trasporto della bici.
Termine iscrizione: entro le ore 14 di sabato 24 Aprile.
Note: Non sono ammesse partecipazioni parziali all’iniziativa e variazioni al programma.
Assicuratevi di ricevere una risposta quando prenotate.
Stefano Antonelli cell. 3461214630 Mail: fanti.sognanti@yahoo.it
Web: www.fantisognanti.it